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LP vs Digitale

“L’analogico è sempre in pole position?” Allora, a che punto siamo nel 2021? L’analogico è sempre in ‘pole position’? Sono arrivato alla risposta dopo un periodo di ‘astinenza digitale’ e nella contemporanea immersione in un ‘bagno analogico’. La risposta alla domanda è... affermativa, ma con riserva! Ma come sono arrivato a questa conclusione? In teoria, la risposta alla domanda avrebbe dovuto essere ‘no’. Oggigiorno abbiamo a disposizione mezzi tecnici molto superiori a quelli usati per le registrazioni, il mastering e la duplicazione degli LP nell'Età d'oro del disco. Parlo di cavi, microfoni e preamplificatori, reti elettriche, amplificatori, torni di incisione, senza entrare nel merito dei nuovi formati DSD e PCM in alta definizione - i gioielli, diciamo, nella ‘corona digitale’. Perché allora, con una tecnologia più avanzata, si riesce solo raramente, e secondo me solo in certi parametri, a eguagliare e quasi mai a superare l'ascolto in analogico - anche se sono cos

Piante e hi-fi: una rivelazione per gli audiofili

Le piante e il mondo audiofilo: come migliorare l'acustica con l'uso delle piante. Le piante: amore e odio Studi scientifici sulla relazione tra piante e audio è più che interessante: è affascinante. Non solo per il tipo di musica che le piante ‘amano’… perché le piante amano alcuni generi musicali e odiano altre, ma anche per le loro proprietà acustiche che saranno una rivelazione per la maggior parte degli audiofili. Studi canadesi sul comportamento di piante quando vengono esposte a contenuti musicali mi hanno fatto saltare di gioia. A loro non piacciono la musica rock! Neanche a me; un mio difetto, lo so. Ma neppure le batterie di jazzisti; invece vanno pazzi per la musica classica!!! Che a me piace ossessivamente tanto! Sperimenti scientifici non lasciano alcuni dubbi su queste conclusioni. Cinque piante (mais, ravanello, filodendro, geranio e violetta africana), furono sottoposti a un ‘ascolto’ di quattro ore al giorno a varie tipi di musica. L’esperienza si dimostrò mici

Tim de Paravicini

Ho saputo della morte di Tim poche ore fa e ne sono ancora scosso. Siamo ormai nel bel mezzo del lavoro di distribuzione di AS179, che non sarà più distribuito in edicola, e quindi sarò breve per scrivere poi un necrologio più lungo ed esauriente su AS180, durante le vacanze di fine anno. L’ultima volta che ho visto Tim è stato con sua moglie, Oliva, e i loro due figli, Nevin e Avalon; erano a Milano, dove lui e Oliva stavano aiutando loro figlia a stabilirsi nel capoluogo lombardo per un anno per poter studiare alla Bocconi. Dopo, abbiamo cenato bene - con un vino favoloso, perché Tim era un raffinato conoscitore - e di quella serata meravigliosa ricordo soprattutto la lunga chiacchierata che ho fatto con lui sui tempi di riverbero delle cattedrali e su come le basse frequenze che si propagavano in quelle enormi costruzioni aiutasse la Chiesa a controllare meglio il suo gregge! Ciò che ha fatto distinguere Tim dal resto della massa dei progettisti audio è stata la sua profonda conosce

The Royal Ballet Gala Performances, RCA Living Stereo LSC 6065

Il mitico cofanetto dalla RCA Living Stereo inciso dalla Decca.  Allegati ai n.180 e n.181 di Audiophile Sound pubblichiamo due CD – vol. 1 e vol. 2 rispettivamente – dei due LP del famosissimo cofanetto The Royal Ballet Gala Performances , uscito nel 1959 sotto bandiera RCA Living Stereo e venduto oggi a prezzi che variano tra i 1.000 e 2.000 euro.   Conosciuto da anni per le eccezionali qualità delle sue incisioni, l’appeal del cofanetto risiede anche nella musica contenuta nei due vinili: una selezione delle più belle pagine di balletti scritte nel ‘900. Il nostro primo volume ( allegato al n. 180 ) offre estratti dallo Schiaccianoci di Tchaikovsky e i più magici momenti  di Coppèlia di Delibes, Giselle di Adam e vividi  estratti dalla Boutique fantastique di Respighi/Rossini ( Tarantella, Andante mosso e Can Can ).  Ernest Ansermet: uno dei più grandi direttori di balletti E il tutto diretto da uno dei più grandi direttori di balletti del Novecento, Ernest Ansermet. Il dire

VIVALDI Le Quattro Stagioni con I Sonatori della Gioiosa Marca CD Divox

Questa edizione delle Quattro Stagioni rimane ancora oggi una delle più atmosferiche delle innumerevoli versioni sul mercato (più di 100!!!). E la ragione non ha solo a che fare con la lettura dei Sonatori della Marca Gioiosa… L'incisione della Divox fu realizzata con un set up microfonico molto semplice. Basandosi sul modello della DENON (due microfoni soli) il bilanciamento strumentale ne risulta ravvicinato e cattura così molte sfumature che rimangono spesso nascoste quando la presa del suono è concentrata troppo sull'ensemble. Poiché la formazione dei Sonatori rimane ridotta, l'impiego di solo due microfoni omni in un eccellente ambiente come quello dell'incisione, permette al dettaglio di emergere serenamente grazie anche a una scena che crea il giusto rilievo tra ensemble e voci interni. L'ottimo bilanciamento ci permette di sentire bene le variazioni di  dinamiche così importanti nelle partiture di Vivaldi: in termini musicali sono i passaggi dove la musica v